ho una bici

puoi guidarla se vuoi
ha un cestino
un campanello che suona
e altre cose per abbellirla
te la darei se potessi
ma l'ho presa in prestito

ho un mantello
è un po' ridicolo
c'è uno strappo davanti
è rosso e nero
ce l'ho da mesi
se pensi che potrebbe starti bene
allora credo che dovrebbe


Syd Barrett sì che era un poeta. altro che Sandro Bondi.......
voglio Syd ministro alla cultura!

akiresu to kame (achille e la tartaruga)

Akileus-ve-Kaplumbaga-Akiresu-To-Kame

era un anno che aspettavo di vedere l'ultimo film di beat takeshi (kitano). la Rypley's che ha i diritti per distribuirlo in Italia in un primo momento aveva fissato l'uscita a metà giugno (già abbastanza tardi per i miei gusti), poi l'ha rimandata al 28 agosto ed infine a "prossimamente"; che vuol dire "mai".

fortuna che c'è quel mio amico (detto il Mulo) che me l'ha passato, in lingua originale coi sottotitoli in inglese. meglio di niente. anzi, forse il doppiaggio italiano di questi tempi è meglio evitarlo.

parliamo del film piuttosto.
prendete "la vita è bella", tagliatelo a metà e invertite le parti... "achille e la tartaruga" è esattamente così: prima parte tragica all'inverosimile, seconda parte comica da farsela addosso. ti senti pure in colpa a ridere tanto dopo aver visto il dramma della prima parte.
protagonista della storia, divisa in tre capitoli, è un pittore. giovane promessa da bambino, meno giovane e meno promettente da ragazzo, fallito da adulto.
 niente a che vedere con le grandi storie hollywoodiane di artisti dall'infanzia difficile che da grandi hanno la loro sfolgorante rivincita. quà il protagonista sfigato è e sfigato rimane, per tutta la vita.
domanda che sorge spontanea: ma allora a che ca**o lo guardo a fare?
certo, chi si aspetta il solito happy end potrebbe restare deluso. io invece adoro questo tipo di storie, perciò magari posso sembrare un po' di parte se dico che non è il finale l'interesse di questo film. è la straordinaria e tragica comicità di kitano, sia nella parte di attore, sia come cantastorie; è la bellissima, ma forse un po' banale, metafora di achille e la tartaruga (da cui il titolo); è la critica feroce contro il lato commerciale dell'arte che svaluta e sopravvaluta, appiattisce e svilisce.

di cose da scrivere ce ne sarebbero molte. però non le voglio banalizzare. vedetelo quando esce in italia, o chiedete anche voi al mulo (ricerca: "akiresu to kame cielo").
sicuramente uno dei migliori film di Kitano.

voto

deficenti 2 - il ritorno

cala corsara picnic
boh... certa gente sembra sprovvista di apparato cognitivo. oppure volevano fornirmi la scusa per scrivere un altro post..

a cala corsara, sull'isola di Spargi (a uno sputo da Budelli del post di ieri), evidentemente si credevano in ristorante. hanno piazzato tavolo, sedie, ombrelloni e grill. hanno pure montato la guardia armata per evitare che i soliti pezzenti gli dessero fastidio con le loro inutili proteste.
lo scandalo è che nessuno è intervenuto. hanno avuto tutto il tempo di pranzare comodamente, e di fare la pennica del dopopranzo.
quando sono arrivate le guardie del parco per fargli notare che quella spiaggia non è casa loro, se n'erano già andati.

deficente

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la volta che ci sono andato io era vietato anche guardarla la spiaggia rosa di Budelli.
la barca si è fermata a duemila kilometri di distanza, il capitano ha indicato un puntino all'orizzonte e ha detto "ammirate la spiaggia rosa di budelli". e tutti ad ammirare.

ora che la Sardegna è diventata la p*ttana d'Italia quella spiaggia la usano come parcheggio.