“… perché tu non creda di aver trascurato qualcosa”


mi è capitato ultimamente di rileggere il racconto di Kafka sul tizio, la legge, la porta, il guardiano (non necessariamente in quest’ordine).



questo:





 



l’ho beccato in una raccolta di racconti, tutti dello stesso livello di assurdità e bellezza. questo, in particolare, è talmente profondo e significativo che rispetto ad esso mi comporto come l’uomo di campagna: osservo attraverso la soglia ma non oso entrare.



 



L’uomo, che si è messo in viaggio ben equipaggiato, da fondo ad ogni suo avere, per quanto prezioso possa essere, pur di corrompere il guardiano, e questi accetta bensì ogni cosa, però gli dice:<< Lo accetto solo perché tu non creda di aver trascurato qualcosa.>>

smontando l’affermazione “Eastwood e Tarantino registi del decennio”

lo dice un sondaggio della rivista CIAK nel numero di dicembre in uscita oggi. non la apprezzo particolarmente come rivista, è un po’ troppo patinata (in tutti i sensi).
- visto che ci siamo consiglio Film TV, più leggera, settimanale e molto ben fatta -

comunque ci può stare, perché entrambi hanno fatto dei grandi film in questi ultimi anni: kill bill e inglorious basterds da una parte, mystic river e gran torino dall’altra.

però c’è sicuramente uno che ha fatto senz’altro meglio di loro: Kim Ki-Duk. solo che, poverino, sta in Corea. e stando in Corea non sempre si ha questa grande visibilità.

qualitativamente ha diretto almeno tre film che sono meglio di ciascuno dei film di Eastwood e Tarantino. tre capolavori. consiglio particolarmente il terzo:

Primavera, estate, autunno, inverno … e ancora primavera (2003)

 

Ferro 3 – la casa vuota (2004)

 

L’arco (2005)

 

quindi, in base all’assunto logico secondo cui A è il migliore solo se non esiste un B che è meglio di A, Eastwood e Tarantino non sono i migliori.

ma dato che si parla sempre di gusti personali, il discorso che ho fatto vale solo per me. quindi non vale un cazzo.

marketing batterico

ora che ho scoperto che esiste la carta igienica Tempo, non mi soffierò mai più il naso con un fazzoletto Tempo.





complimenti a quei geni del marketing che hanno pensato di associare il marchio di un prodotto che si usa sulla faccia ad un prodotto che si usa nel cùlo.

[sarcasmo mode=off]

free rider pride

questo post vuole essere uno sputtanamento di tutti quelli che viaggiano/viaggiavano/viaggeranno sull’autobus senza biglietto (me compreso).

mi riferirò in particolare alla città in cui vivo. per ragioni di riservatezza chiamiamola Tenochtitlán.

l’ATT (Azienda Trasporti Tenochtitlán) prevede una sanzione amministrativa di € 51 + il prezzo del biglietto (€ 1), per chi venga trovato sprovvisto di titolo di viaggio o con titolo di viaggio non valido (e.g. non timbrato, illeggibile, rosicchiato,…).

come accennato, il biglietto singolo costa 1 € e vale per 75 minuti dalla timbratura.

l’abbonamento mensile ordinario, senza agevolazioni, e personale, costa 30 €.

l’abbonamento annulale costa 230 €

 

ovviamente un efficace sistema di sanzioni prevede che si provveda regolarmente ai controlli. e qui c’è l’inghippo.

una mia personale stima, basata sull’utilizzo dei mezzi pubblici due volte al giorno, tutti i giorni, per dodici mesi, dà la probabilità di essere fermati per un controllo da un controllore pari a 0. se fosse questa la probabilità, naturalmente converrebbe viaggiare sempre senza biglietto.

 

ma complichiamoci la vita. supponiamo che io mi imbatta in un controllo domani mattina. a questo punto la probabilità stimata (grossolanamente) sarebbe 1 fratto il numero di viaggi che ho fatto in dodici mesi. chiamiamo questa quantità

V = 2 * gg * mm

dove:

gg = giorni viaggio al mese

mm = mesi viaggio all’anno

approssimando un po’ poniamo

gg = 20

mm = 10

dunque

V = 2 * 20 * 10 = 400

che porta a una probabilità di imbattersi in un controllo pari a

π = 1 / 400 = 0,0025

stabilito questo possiamo valutare qual è il costo annuale atteso di essere beccati senza biglietto. poiché la multa è

M = 51 + 1 = 52

il valore atteso di M sarà

E[M] = M * π = 52 * 0,0025 = 0,13 €

ciò dimostra che viaggiando senza biglietto si risparmiano

30 * 12 – 0.13 = 359,87 €  

rispetto all’abbonamento mensile, e

230 – 0,13 = 229,87 €

rispetto all’abbonamento annuale.

 

spero che questo post sia un incentivo a delinquere per gli impavidi malcapitati che l’avranno letto.

buonanotte

trascendi dalle stelle




- sai, ieri ho provato la meditazione



- mmh… non mi starai mica diventando un freakettone?!



- ma noo, dai… perché, David Lynch è un freakettone?



- beh… un po’ sì.





 



battuta vecchia fa buon brodo

Gesù ai discepoli: << In verità… in verità vi dico: y = x² – 7 >>

 

Robin Hood 212938109238…


perché un film che è al tempo stesso:
- l’n-simo film su Robin Hood;
- l’n-simo film della coppia Scott-Crowe;
dovrebbe essere un evento talmente importante da aprire il festival di Cannes?



(lo è decisamente meno del ritorno di Kitano al genere yakuza, per dirne una)



 



a proposito, non capisco cosa sia saltato in testa al Ridley. un regista di un certo livello com’è lui non dovrebbe abbassarsi a fare dei prequel dei sequel dei remake dei reboot, … come se fosse un blockbuster-iano qualunque.



il film non l’ho visto. e non lo vedrò. il mio giudizio è, e resterà, a priori. è possibile pure che sia veramente un filmone (vedi Batman di Nolan), ma ne dubito.



l’idea iniziale di concentrarsi sullo sceriffo di Nottingham era interessante. ma ovviamente quelli che hanno il bancomat delle major morirebbero di dissenteria fulminante anche solo a pensare di finanziare qualcosa di un po’ diverso dal solito (piuttosto fanno un film sul monopoli).



 



e giusto per non farsi mancare nulla, hanno già annunciato un secondo capitolo: il sequel del prequel del reboot del remake del remake del remake…



 



il migliore resta comunque questo:



“nessun sogno è mai solamente un sogno”

ero un giocatore di hockey di nome Kiko Macheda, e mi uccidevo con un colpo di pistola nella tempia (indossando il casco da hockey), mentre stavo in panchina durante una partita, a L’Aquila.

 

si dice che raccontare i propri sogni migliori la memoria…

(non è vero, questa me la sono inventata adesso)

comunque il sogno è verissimo, e non è neanche il più strambo dell’anno. ricordo quello in cui c’era una rana gigante che inghiottiva tutti gli animali della Terra, tipo aspirapolvere.


moccio in ogni dove


perché un’influenza presa fuori stagione è più fastidiosa di una presa in periodo di influenza?





 



per il resto dormo tra soffici e surrealistici guanciali





 



da registrare una inspiegabile e travolgente voglia di studiare. speriamo che duri

il paradosso dell’interim

ipotesi:

(1) fare il presidente del consiglio richiede un tempo Tc > 0

(2) occuparsi di un processo a proprio carico richiede un tempo Tp > 0

(3) fare il ministro dello sviluppo economico richiede un tempo Ts > 0

(4) dato T = tempo a disposizione di un essere umano, si ha che:

Tc + Tp > T    

(il presidente del consiglio non ha tempo per occuparsi dei processi; si dichiara legittimamente impedito)

e

Ts + Tp > T    

(il ministro dello sviluppo economico non ha tempo per occuparsi dei processi; si dimette)

 

ora, se il presidente del consiglio prende l’interim del ministero dello sviluppo economico, deve essere necessariamente:

Tc + Ts ≤ T

il che implica:

Ts < Tp

ovvero, il tempo necessario per svolgere i compiti del ministro dello sviluppo economico è strettamente minore del tempo necessario per occuparsi di un processo

ma allora:

Ts + Tp < T

il ministro dello sviluppo economico ha tempo sufficiente per occuparsi della sua carica E per occuparsi dei suoi processi, il che va contro l’ipotesi (4).

 

 

 

http://www.repubblica.it/politica/2010/05/05/news/berlusconi_dopo_il_caso_scajola_interim_pu_durare_c_congiura-3833507/

"e cosa stai ascoltando"; "i ciemmeù"; "i ciemmeù??"; "eja

ultima scoperta musicale: CMU



che sta per Contemporary Music Unit (che fantasia)



hanno lavorato nei primi anni ‘70 producendo due soli album: Open Spaces e Space Cabaret



il progarchives.com li cataloga come electric prog. io personalmente, che me ne intendo assai (sì vabbe’…), ho trovato la loro musica un curioso e affascinante mix di progressive e jazz.



una caratteristica che li distingue è l’abbondanza dei testi, spropositata per i canoni del prog. sono quasi assenti le tipiche lunghe parti strumentali che caratterizzano i brani dei loro colleghi progster. e soprattutto, cosa molto affascinante e decisamente inedita per il genere, la combinazione tra voci maschili e femminili (la bravissima Larraine Odell, che ha poi proseguito la carriera come cantante jazz).



avendo fatto solo due album c’è poco altro da dire. consiglio assolutamente il secondo, che contiene pezzi epici come ‘A distant thoght, a point of light’.





questo in particolare mi è entrato in testa e mi sta ossessionando:



eeeh… scusi!?

oggi giornata google maps. in meno di mezz’ora mi hanno fermato tre diverse persone per chiedermi indicazioni. tutte nella stessa strada.

come al solito non le ho sapute dare.

a dirla tutta l’unica volta che mi è capitato di rispondere correttamente è stato quando (un paio di anni fa) ho indicato a una camionetta di polizia carceraria la strada per San Vittore.

 

tutto questo mi ricorda quella volta che sono andato dal salumiere:


sublime..

..la gioia che si prova ad alzarsi alle 7, farsi una doccia col freddo che ti entra nelle ossa, colazionare due fette di bresaola, tre olive e una tazza di latte, uscire alle otto e cinque minuti con gli occhi di fuori per l’allergia, inscatolarsi nel 60 e respirare nel colletto di uno sconosciuto per venti minuti, aspettare il 3 per dieci minuti respirando aria pura di città, farsi le scale di corsa perché l’ascensore non arriverebbe mai in tempo e scoprire che quel prof strònzo che non fa entrare nessuno in ritardo ha già chiuso le porte dell’aula.

voglio una bandiera

la finestra della mia camera è un quadrettone basculante, senza tenda. non oso immaginare cosa succederà tra qualche settimana col sole a picchiare nella stanza tutta la sera. di stanze-forno me ne intendo e per questo ho paura.

essendo un quadrettone basculante però sarebbe perfetta per ospitare un poster/bandiera.

questo:


 

se qualcuno l’avesse glielo pagherei a peso d’oro

è frustrante che nei siti dove vendono poster ci siano solo robe di slipknot, metallica, eminem (!!!), … e non i mitici YES.

visto che li ho citati beccatevi ‘sta roundabout

ho fatto un sondaggio

ok, forse la frase va ridimensionata: ho provato a fare una specie di sondaggio.

lo scorso sabato ho chiesto agli utenti della sezione ‘Politica e Governo’ di Yahoo! Answers (link) di esprimere un punteggio che rappresentasse la somiglianza che secondo loro avevano le posizioni politiche di una serie di personaggi (i.e. berlusconi, bersani, di pietro, bossi, fini e casini).

http://users3.jabry.com/sondaggio/diff.pol.htm

ovviamente è lungi dall’essere un sondaggio statisticamente corretto, anche perché quel sito è principalmente frequentato da persone di sinistra.

comunque i risultati rappresentano quello che, più o meno, ci si aspetterebbe:



l’asse x dovrebbe rappresentare la direttrice sinistra (valori negativi) / destra (valori positivi). non sono riuscito a interpretare, invece, l’asse y. se non fosse per BERLUSCONI là in alto, potrebbe essere un indicatore di ‘moderazione’, con BOSSI e DI PIETRO che evidentemente risultano i più radicali, e FINI e CASINI i più moderati. magari effettivamente BERLUSCONI è visto come un moderato… chissà

per chi se ne intende: il fit è intorno allo 0.80, quindi abbastanza alto. aggiungendo la terza componente si arrivava a 0.90 però avrei avuto enormi problemi ad interpretarla. i rispondenti (accettabili) sono stati 8 ed ho usato semplicemente la media delle loro valutazioni. per chiarimenti sul metodo fate un fischio (commento).

25 aprile 2010

all’Italia serve un kagemusha, che non è un purgativo ma la parola giapponese per sosia, controfigura.


ovviamente mi riferisco al capolavoro di Kurosawa (Kagemusha – l’ombra del guerriero) in cui un pezzente qualunque, il cui unico merito è di assomigliare al principe, viene preso per fargli appunto da controfigura. ferito a morte, il principe chiede che venga tenuta nascosta la sua morte, per il bene del suo clan. al kagemusha spetterà l’arduo compito di sostituirlo. in un primo momento si tirerà indietro, ma poi accetterà, con spirito di lealtà alla ‘patria’ e tanto coraggio. il suo gesto sarà ricompensato, al momento in cui sarà scoperto, da una cacciata non molto regale dal palazzo e da una fine tragica.


ecco, quello che ci serve è uno come lui. una persona che abbia il coraggio di affrontare gli insulti e le calunnie, che abbia il coraggio di tenere le briglie al paese senza aspettarsi in cambio ricchezze o potere, ma solo sassaiole e calci in cùlo. uno che si immoli per la patria, come si usa dire nella peggiore retorica nazionalistica.


dico questo perché ho avuto in questi giorni due esempi di italici kagemusha.


uno è il gianfranco fini che osa criticare il sultano per il bene della destra, prima di tutto, ma anche per Italia tutta


l’altro è nicola zingaretti, che per difendere la polverini, e in generale il diritto di tutti gli italiani a sentirsi rappresentati dalla festa del 25 aprile, si becca un limone sull’occhio.


ora, non penso che siano degli eroi né che siano completamente disinteressati, però è apprezzabile che il loro gesto vada nella direzione opposta a quella che ci si aspetterebbe normalmente da un politico italiano.


un certo buonismo/qualunquismo mi imporrebbe ora di citare i milioni di piccoli kagemusha quotidiani, ma mi perderei in discorsi retorici molto noiosi (almeno più di quello precedente).


 


come tradizione chiudo con bella ciao, alla faccia dei leghisti







sì a valsoia

buvalsoia


minchiachebbbuono!


non avevo usato il blog per fare pubblicità a un prodotto (a parte i biscotti dicoman di qualche anno fa), però sul budino valsoia posso fare uno strappo alla regola.


quando oggi alla sma (altra pubblicità) l’ho visto mezzo nascosto sopra le uova, tra il caffe e l’aglio, ho pensato che solo per quello meritava un po’ di considerazione. in più ha ovviamente un buon bilanciamento proteine carboidrati (mi pare P:6 C:15). tuttavia la speranza che avesse un gusto appena appena gradevole era poca.


l’ho voluto subito provare a pranzo, bilanciandolo con una omelette con sottilette e petto di pollo affettato + una pera, ed è stata una folgorazione: sapeva di budino al cioccolato!


non costa neanche tantissimo: 1.44 la confezione da due. niente a che vedere col latte di soia ALPRO che si spaccia a 3 euro il mezzolitro.


 


dopo questo spot gratuito mi aspetto almeno una fornitura omaggio di prodotti valsoia


quanto sono belli i post inutili (ma quelli utili lo sono di più)


premesse: (1) sono particolarmente orgoglione del nuovo header, tutto hand-made (mouse-made, meglio), come i precedenti. (2) è un po’ che non scrivo quindi mi scapperà qualche errore d ibatittura. mi dev oacnora abituare.ù



quanto all’utilità di questo post, la si può riassumere in una frase: mai usare Coloreria Italiana per delicati in lavatrice.



ne avevo comprato una confezione per poi accorgermi solo dopo che il maglione che volevo tingere era 100% acrilico e quindi non colorabile (figurati se andavo a controllare prima).



dunque avendo un paio di pantaloni blu, di quel blu brutto, con una macchia 'di olio in una zona in cui poteva sembrare una macchia di qualcos’altro, ho deciso di fare l’anarchico e provare a trattare il coloreria delicati come se fosse un coloreria normale.



il risultato è che ora i pantaloni sono ancora di quel blu brutto, la macchia è ancora lì e il simbolo della marca, originariamente ricamato in bianco, è diventato anche lui color blu brutto.



questa informazione non si trova altrove in rete (verificato personalmente). fatene tesoro.